Presso il monumento in ricordo dei caduti dell’Oria, non lontano da Capo Sounion, si è tenuta la cerimonia ufficiale in ricordo degli oltre 4000 soldati italiani destinati alla deportazione nei territori del terzo Reich. Tra questi, molti ragazzi della Val di Bisenzio, tra cui Dino Menicacci di Vaiano (la cui gavetta è stata ritrovata nei pressi del relitto ed è oggi conservata alla Fondazione CDSE) e Giuseppe Doni de La Briglia. Ha partecipato alla cerimonia anche una delegazione del Comune di Vaiano, con Fabiana Fioravanti, assessora alla Cultura, e Giulio Bellini, assessore e Presidente del CDSE, insieme a Luisa Ciardi e Alessia Cecconi della Fondazione. Il CDSE, che da dodici anni segue le ricerche dei dispersi toscani e negli anni ha promosso molte iniziative per la sensibilizzazione e il ricordo di questa tragedia, ha tenuto il discorso a nome della Rete dei familiari, insieme alle varie autorità civili e militari.
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La delegazione italiana si è recata anche al Museo della Guerra di Atene dove, recentemente, una teca è stata dedicata al naufragio dell’Oria. All’interno, sono esposti gli oggetti – fra cui molte gavette – ritrovati vicino al relitto nel corso delle immersioni.