Mattoncini di Resistenza. Ricostruire la storia della Guerra e dell’Antifascismo in Val di Bisenzio attraverso un progetto di Public BrickHistory
1. Descrizione del progetto
Il contesto storico
Il progetto, presentato e curato dalla Fondazione CDSE, nasce dalla volontà di lavorare in rete e in senso creativo sulla memoria della guerra e liberazione in un territorio profondamente segnato dal secondo conflitto mondiale.
La Val di Bisenzio è stato infatti un aspro teatro di guerra, soprattutto dopo l’8 settembre 1943. Nelle alture appenniniche si nascosero gli ex prigionieri alleati e i giovani renitenti alla leva; nella bassa valle, sul Monte Javello, agirono le brigate partigiane Storai e Buricchi mentre imperversavano i bombardamenti volti a colpire la linea ferroviaria Direttissima; nell’Alta Valle fu costruita la Linea gotica, la cui presenza ha comportato accesi scontri tra gli eserciti (la battaglia di quota 810 – Poggio della Torricella) e la distruzione di interi borghi appenninici (come Cantagallo).
La Val di Bisenzio si è inoltre contraddistinta nel periodo della guerra e del fascismo anche per una forte coscienza operaia e un solido movimento antifascista nelle fabbriche, grazie alla presenza, fin dall’Ottocento, di grandi complessi industriali e un forte associazionismo sociale. Proprio dalle fabbriche della Val di Bisenzio sono iniziate le prime riunioni clandestine a seguito dell’8 settembre, che hanno portato all’organizzazione della Resistenza sui monti e agli scioperi del marzo 1944.
Il progetto: raccontare la storia della Resistenza nel territorio con la lego history
In occasione dell’80esismo dell’Armistizio e in corrispondenza degli anniversari delle Liberazioni nel territorio (settembre-ottobre 2023), il CDSE propone di mettere a frutto il bagaglio di conoscenze, materiali ed esperienze nell’organizzazione degli eventi e della didattica della memoria attraverso un progetto innovativo, con al centro la divulgazione della storia attraverso la Public Brick History e gli storici italiani del progetto Italian BrickHistory (Stefano Bartolini e Francesco Cutolo – https://italianbrickhistory.wordpress.com/).
Negli ultimi anni si è assistito a un boom dei lego a tema storico: fuori dall’Italia esistono già da tempo progetti ragionati Public Brick History (Brick to the past, Historysbricks, Public BRICKstory, MiniFig Battlefileds), intorno a cui ruota parallelamente una comunità internazionale che si incontra su social network di natura fotografica.
In parallelo all’affermarsi delle ricostruzioni lego a tema storico, si è fatta strada l’idea di utilizzare i lego come strumento per raccontare ed insegnare la storia. Il progetto Italian Brick History rappresenta il tentativo di portare in Italia questa pratica, sempre più oggetto di convegni e letteratura scientifica. I public historian hanno da tempo rivolto la propria attenzione al gioco storico, che viene ormai ritenuto un mezzo attraverso cui divulgare e promuovere, in forme partecipate e attive, la conoscenza. I lego possono rivelarsi un potente strumento per trasmettere contenuti di pedagogia civile attraverso pratiche partecipative, sia come nuova forma per rappresentare il passato, in quanto medium espressivo e comunicativo capace di raggiungere un pubblico intergenerazionale, sia come attività di didattica ludica simbolica, sfruttando le potenzialità e l’attrattività dei mattoncini.
-rinnovare le modalità di celebrazione delle ricorrenze legate agli anniversari della Liberazione, soprattutto in occasione di una ricorrenza particolare come l’80° dell’Armistizio, che in Val di Bisenzio segna l’inizio di una resistenza che dai movimenti di fabbrica diventa poi resistenza armata;
-ampliare il pubblico delle celebrazioni (in Val di Bisenzio i giorni intorno all’8 settembre coincidono sia con la ricorrenza dell’Armistizio del 1943 che con la Liberazione nel 1944), attraverso nuove modalità divulgative che siano coordinate tra i vari enti e in una vasta aerea di interesse (Appennino pratese);
-utilizzare i mattoncini lego, la mission della Public BrickHistory e le competenze degli storici dell’Italian BrickHistory per creare kit lego specifici e personalizzati sulla storia della Resistenza e dell’antifascismo dell’Appennino pratese, da utilizzare per eventi pubblici intergenerazionali e laboratori scolastici, in combinazione con lezioni storiche e visite guidate nei luoghi oggetto della ricostruzione lego;
-inserire nella comunità scolastica (dirigente, docenti, esperti, genitori, alunni) riflessioni e spunti per una didattica della memoria e storia anche attraverso la Public BrickHistory.
–Creazione di kit lego history di due diverse tipologie per 30/35 persone da utilizzare per i laboratori pubblici “intergenerazionali” e con gli studenti degli istituti comprensivi: uno legato agli episodi di lotta partigiana e Resistenza sul territorio valbisentino (occupazione tedesca dopo l’8 settembre, sfollamento coatto abitanti Cantagallo e Luicciana, accampamenti partigiani sui Faggi di Javello, Tosca Martini e le partigiane della Val Bisenzio che collocano una bandiera rossa per il I maggio 1944 a Cantagallo), e un kit che racconti la memoria del lavoro, la storia del movimento operaio e la conseguente nascita dell’antifascismo nelle fabbriche e del movimento della resistenza operaia dopo l’Armistizio con riunioni clandestine, proteste sindacali, sciopero del marzo 1944 che porta alla deportazione degli operai pratesi. La creazione prevede lo studio storico, la progettazione, realizzazione carrelli su vari siti, acquisto pezzi, assemblaggio kit.
-Corso di formazione da parte degli esperti di Italian BrickHistory al personale della Fondazione CDSE per l’uso dei kit nei laboratori.
-Organizzazione e realizzazione di un seminario di respiro regionale in un istituto comprensivo del territorio (ICS Bartolini di Vaiano o ICS Pertini di Vernio) in collaborazione con il gruppo Italian BrickHistory e AIPH (Assciazione italiana di Public History) “Costruire la storia dai mattoncini”. Esperti di didattica ludica, public historian, e storici approfondiranno l’utilizzo dei giochi come strumenti di divulgazione storica, e la sperimentazione di forme didattiche innovative che prevedono l’insegnamento della storia a partire dai Lego o dai giochi di ambientazione storica. A seguito del seminario, ci sarà un laboratorio sperimentale di lego history in cui docenti e studenti costruiranno attivamente diorami a tema Resistenza e antifascismo operaio (progetto pilota da inserire come attività curriculare o extra curricolare nel corso dell’anno scolastico in corso).
Eventi sul territorio nei giorni degli anniversari dell’8 settembre e della Liberazione dell’Appennino pratese (autunno-inverno 2023):
Sabato 21 ottobre, ore 15
Rifugio Pacini Pian della La Rasa (Cantagallo)
La Seconda guerra mondiale nei boschi della Riserva: laboratorio di lego history con cioccolata calda
Venerdì 10 novembre, ore 17.15
Mercatale di Vermio, Mumat – Museo della Macchine tessili (via della Posta vecchia, 1)
Le fabbriche tessili nel Novecento: laboratorio di lego history con visita agli antichi macchinari
Domenica 3 dicembre, ore 15.00
Vaiano, Sala Polivalente Lido Baldini (via Aldo Moro, 4)
Dall’8 settembre 1943 alla Liberazione in Val di Bisenzio: laboratorio di lego history
A seguire merenda con ciambelline in collaborazione con Auser Vaiano
Risultati attesi
-Lavorare in sinergia tra enti, specialisti della materia e comunità, secondo modalità che uniscano la memoria e la conoscenza della storia con il gioco e la scoperta appassionata del territorio, permetterà un coinvolgimento di un pubblico nuovo e più ampio negli eventi che tengono vivi i valori della Resistenza e dell’antifascismo.
-Oltre a infrangere le barriere generazionali, coinvolgendo e parlando a fasce di età diverse, i mattoncini permettono una rappresentazione immediata di fatti storici, tematiche, personaggi, creando al tempo stesso il contesto di una dimensione aggregativa e partecipativa che necessita intrinsecamente di conoscere la storia, di studiare e documentarsi.
-La realizzazione di kit di lego history personalizzati sulla storia della Resistenza e dell’antifascismo dell’Appennino pratese permetterà di avere a disposizione un materiale didattico unico, che potrà essere riutilizzato in futuro attraverso eventi pubblici e laboratori scolastici, permettendo, con l’investimento iniziale di questo progetto, un’effettiva replicabilità di eventi e risultati.