Dispersi sì, dimenticati mai: il naufragio del Piroscafo Oria. Il caso dei soldati valdinievolini e pistoiesi, a cura di Luisa Ciardi, Michele Ghirardelli, Matteo Grasso, Firenze, Consiglio regionale toscano, Edizioni dell’Assemblea, 2019
La vicenda dell’Oria è tra le tragedie meno studiate del Mediterraneo durante il secondo conflitto mondiale, nonostante risulti tra i disastri bellici più consistenti per numero di vittime. La nave mercantile partì da Rodi l’11 febbraio 1944 con un carico di circa 4000 soldati italiani che si erano rifiutati di collaborare con il regime nazi-fascista dopo l’8 settembre 1943. Erano destinati alla deportazione nei territori occupati dalla Germania nazista, ma non arrivarono mai a destinazione. Infatti, mentre il Piroscafo si dirigeva verso il Pireo (porto di Atene) fu sorpreso da una forte tempesta nella notte tra l’11 e il 12 febbraio 1944 che ne segnò il destino: l’Oria in poco tempo si inabissò, portando con sé il suo carico di uomini. Pochissimi furono i superstiti e migliaia le famiglie che ancora oggi non conoscono il triste destino di un proprio caro “disperso in mar Egeo”.
La presente pubblicazione, curata dalla Fondazione CDSE, dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Pistoia e dalla Rete dei Familiari delle Vittime del naufragio del Piroscafo Oria, vuole offrire un quadro sullo stato attuale delle indagini, iniziate sui dispersi toscani con il progetto regionale del 2013 e si arricchisce di un approfondimento inedito sulle vittime dell’Oria provenienti dalla zona della Valdinievole e del pistoiese
125 pagine, brossura.
Disponibilità: NO
PDF scaricabile: http://www.consiglio.regione.toscana.it/Eda/default?idc=40&Nome=zoom&Sez=&Tem=&Ann=&Par=&Pub=178